Medici senza frontiere

"L’Italia succube di una sottocultura senza empatia"

Sabato 18 Marzo nella palestra del nostro Liceo si è tenuta un’assemblea particolare che trattava argomenti di cui poco si è sentito parlare.

Un membro dei Medici senza frontiere, infatti, ha spiegato ai nostri alunni tre argomenti di enorme importanza attraverso un linguaggio chiaro e semplice.

Ha presentato i punti di cui voleva trattare attraverso degli hashtag, ossia attraverso delle parole chiave che vengono utilizzate in un blog o in un social network per facilitare le ricerche tematiche.

Tali hashtag furono #notatarget, #afaishot, #safepassage.

Il primo si riferisce alle crisi umanitarie dimenticate: guerre civili in cui vengono presi di mira dai bombardamenti gli ospedali dove gli stessi medici senza frontiere stanno assistendo i feriti dalle guerre.

Il secondo hashtag si riferisce al meccanismo di guadagno delle case farmaceutiche a svantaggio dei cittadini: infatti per la vendita di farmaci non si fanno gli affari dei cittadini, ma  vengono promossi farmaci in base alla casa farmaceutica che li produce.
L’ultimo hashtag tratta del problema dell’immigrazione, argomento molto sentito in questo periodo in Europa e di cui bisogna tenere a mente che “ la migrazione parte da un fenomeno di fuga e non da un fenomeno d’accoglienza”.

La conferenza è stata particolarmente illuminante: il rappresentante di Medici senza frontiere, nonché ex alunno del nostro liceo, ha spiegato questi argomenti molto delicati con grande rispetto e competenza.

Invito quindi a cercare sui vari social (principalmente su Twitter) gli hashtag utilizzati in questa assemblea per saperne di più e per rimanere aggiornati sull’evoluzione di tali argomenti.

#notatarget

#afairshot

#safepassage

#awalktobeautiful


Simona Menotti (5D)