Intervista ad una eccellenza del nostro Liceo: Simone Feliziani

Oggi vi presentiamo l'intervista a Simone Feliziani, alunno della classe 5C, che si è classificato nella classe di bronzo alle Olimpiadi di fisica (gara di II livello, fase provinciale).

Sei considerato un’eccellenza della fisica nel nostro liceo: raccontaci un po’ della tua esperienza: cosa ti appassiona di queste materie?
Nel 2011, quando ero in seconda media, sono arrivato secondo nei giochi matematici a livello nazionale su più di 2000 concorrenti provenienti da tutta Italia, alla finale di Milano organizzata all’università Bocconi; successivamente ho fatto parte della squadra italiana che ha gareggiato alla finale internazionale di Parigi, dove però mi sono classificato quarantesimo su sessanta.

Mi sono sempre divertito a partecipare a questi giochi, e mi divertono ancora oggi.

Quelle che alle medie erano dette “Gare Internazionali di Giochi Matematici”, qui al liceo vengono chiamate “Olimpiadi della Matematica” , ma continuo a chiamarli “giochi” perché li ho sempre visti come delle cose belle che mi divertivano, non perché facili ma perché erano dei casi di vita comune che venivano presentati sotto forma di gioco e tu dovevi risolverli.
Sono più giochi di logica che di matematica ma non sono pesanti come degli esercizi di matematica che si fanno in classe.


Sei sempre stato un appassionato delle materie scientifiche?
Alle elementari non avevo una materia preferita.

Alle medie ho provato queste gare, mi sono piaciute ed è nata questa passione per la matematica e per le scienze in generale; poi al liceo ho scoperto la fisica che era una sorta di matematica e scienze insieme, e da lì ho iniziato a partecipare alle olimpiadi di fisica.

Alle olimpiadi di matematica penso di essere passato tutte e tre le volte a cui ho partecipato da quando sono qui; mentre a quelle di fisica ho partecipato solo quest’anno perché, essendo in quinta, mi sono trovato più avvantaggiato rispetto agli alunni di quarta.

Per quanto riguarda le olimpiadi di matematica, sono riuscito a superare solo quelle di istituto poiché più si andava avanti e più i giochi matematici diventavano vere e proprie dimostrazioni di matematica ed uscivano da quell’ambito di gioco logico che mi divertiva e iniziavano a diventare sempre più complessi.

Tuo padre insegna matematica e fisica, c’entra qualcosa con il tuo interesse per la materia?
Mio padre ha iniziano solo quest’anno ad insegnare, ciò non mi ha influenzato più di tanto, è sempre stata una cosa mia personale che i miei genitori hanno sempre appoggiato: quando c’era da andare a Milano mi hanno sempre accompagnato nonostante fossimo a San Benedetto (600 km di distanza); stessa cosa per quanto riguarda Parigi: anche se il mio viaggio era pagato e il loro no, mi hanno sempre sostenuto da questo punto di vista.

La matematica è una passione, quando una cosa ti piace ti viene bene e questa passione aiuta molto: infatti non dedico molte ore di studio in particolare per quelle scienze, mi bastano gli appunti presi in classe e un ripasso in generale prima di una verifica e me la cavo, diversamente da quelle umanistiche.

Sei pronto per la maturità? Raccontaci un po’ della tua tesina e dei tuoi progetti
La mia tesina è incentrata sulla relatività generale delle onde gravitazionali, un argomento di fisica a mio avviso molto interessante.

Ho deciso di portare questo argomento perché la relatività è sempre stata vista come qualcosa di lontano, misterioso, difficile e ho voluto dimostrare che sia un argomento che possa essere spiegato in maniera chiara e comprensibile a tutti.

L’ho scritta grazie ad un libro di un professore universitario di fisica che ho trovato a casa e all’esperienza che ho vissuto quando sono andato con la prof Porcelli a Pisa a vedere l’interferometro (strumento per rilevare le onde).

Finita la maturità mi piacerebbe continuare a studiare fisica all’università.

Ringraziamo Simone per la disponibilità e gli auguriamo tanta fortuna per gli esami e per il suo futuro!

Giusy Pipitone e Simona Menotti (5D)